Athena ed il Blu
Pubblicato il: 10 May 2025
C'era una bambina.
Si chiamava Athena.
Le piaceva saltare.
Saltava sulle righe, sulle crepe, sui marciapiedi
Saltava le giornate, le domande, i pensieri
Athena nata di sera,
che imparò a volare, volare.
Un giorno, forse di primavera
o forse d'estate,
che con le stagioni
mica ci si può fidare
corse addosso a un cancello tutta seria.
Perché pensava:
"Chissà se sono speciale?"
E camminava per la classe durante le lezioni
Ma la maestra
non diceva niente
perché Athena prestava tutte le dovute attenzioni.
Ma dai.
Ma va.
"Chissà…
chissà."
Athena scriveva sempre
con una calligrafia diversa.
Mai uguale, a volte sua,
a volte persa.
Perché Athena aveva otto anni.
Ma nessuno vedeva.
Che cosa era successo a casa?
Nessuno sapeva.
A scuola le ridevano dietro.
Le amiche
quelle che si chiamano amiche solo perché vanno nella stessa classe.
"Guarda quella scema che parla da sola!"
Ma lei
non parlava da sola.
Parlava con Viola.
Che non era una compagna, non era una vicina di banco.
Viola era la sua amica immaginaria, che non esisteva neanche nella sua immaginazione, ma lei ci provava.
E poi c'erano tre voci nella testa.
Due più grandi,
una più piccola,
Tre che valevano per sei.
Athena giocava da sola.
Perché era meglio così.
Perché se stavi da sola non dovevi spiegare a nessuno
perché a volte ridevi senza motivo
e perché altre volte fissi il muro per mezz'ora.
E poi un giorno
uno di quelli che non ha un nome, un mese o una stagione
salì su un posto alto.
Un muretto, un terrazzo, un'aspettativa.
E guardò giù.
E le voci dissero:
"Adesso sì."
Athena saltò.
Ma non per cadere.
Athena saltò.
Saltò per volare.
Saltare… saltare… saltare…
Volare… volare… volare…
Chissà se sono speciale.
Chissà se sono speciale.
Chissà se sono speciale.
Athena vola via.
Athena vola via.
Athena vola via.
Athena non c’è più.
Athena è nel blu.
Athena è nel blu.
Athena è nel blu.